La nuova capsula degli astronauti cinesi

Il nuovo veicolo, che sostituirà l’ormai vetusta capsula Shenzou, è appena tornato sulla Terra dopo aver trascorso quasi tre giorni nello spazio. Il volo senza equipaggio è stato programmato proprio per provare le capacità di questo veicolo spaziale che la Cina intende utilizzare per inviare i propri astronauti (taikonauti) nello spazio profondo, sulla Luna e oltre.
Alla fine della sua missione, la nuova capsula è rientrata aprendo i tre paracaduti per rallentare la discesa e, prima di impattare il terreno, ha gonfiato gli airbag per attutire l’atterraggio. Si tratta di importanti miglioramenti rispetto alla Shenzhou, che si basava su un solo paracadute e non aveva airbag.[/vc_column_text]

[/vc_column][/vc_row]

Ma l’aspetto più interessante è che il nuovo veicolo sarà parzialmente riutilizzabile (proprio come la capsula Orion della NASA). Una volta tornato sulla Terra, potrà essere revisionato e, con l’istallazione di un nuovo scudo termico sarà in grado di affrontare una nuova missione nello spazio.
Oltre al collaudo della nuovo capsula per gli astronauti, la recente missione spaziale cinese aveva l’obiettivo di convalidare le capacità del nuovo razzo Long March 5B, in grado di portare in orbita carichi fino a 20 tonnellate. Non è un segreto che l’agenzia spaziale cinese (CNSA) stia puntando su questo nuovo vettore per lanciare i moduli della sua nuova stazione spaziale Tiangong-3.
Con il successo di quest’ultima missione la Cina si avvia a diventare una vera super potenza spaziale. Non solo sta espandendo la sua presenza intorno alla Terra con la costruzione di una nuova stazione orbitante, ma punta anche a realizzare un veicolo capace di trasportare i suoi taikonauti sulla Luna entro il decennio appena iniziato.
I prossimi anni saranno davvero interessanti per l’esplorazione umana dello spazio. Rimetteremo piede sulla Luna e stavolta potremo vedere diverse bandiere piantate sul polveroso terreno lunare!

Condividi questo articolo