Buon Compleanno Hubble!

30 anni di scoperte che hanno rivoluzionato la nostra visione dell’Universo.

Il 24 aprile 1990, l’Hubble Space Telescope (HST) fu lanciato a bordo dello Space Shuttle Discovery e quasi subito fu evidente che le immagini trasmesse dal telescopio erano sfuocate per un infinitesimo difetto nella lavorazione dello specchio primario del telescopio.

Il problema, che impediva la corretta messa a fuoco, avrebbe fatto fallire l’intero progetto ma, per fortuna, Hubble era stato progettato per essere riparato dagli astronauti. La “miopia” fu risolto nel dicembre 1993, durante la prima missione di servizio, quando gli astronauti effettuarono un’epica “passeggiata spaziale” per installare una lente correttiva che restituì al telescopio le qualità ottiche previste in origine.

Prima missione di riparazione di HST (1993)

Da allora, HST è stato visitato altre quattro volte dalle navette della NASA e numerosi astronauti hanno effettuate passeggiate spaziali per effettuare manutenzioni periodiche, per riparare guasti imprevisti e per installare nuovi componenti.
La visita del maggio 2009, da parte dell’equipaggio della missione STS-125 è stata l’ultima della vita operativa di Hubble. Grazie agli aggiornamenti del software, al montaggio dei nuovi pannelli solari di alimentazione e alla sostituzione dei giroscopi di puntamento, la sua vita operativa è stata estesa fino ad oggi.

Inoltre, con lo sviluppo delle nuove tecnologie del XXI secolo, è stato possibile aggiornare la strumentazione e utilizzare dispositivi come la Advanced Camera for Surveys (nel 2002) e la Wide Field Camera 3 (nel 2009), che hanno reso HST ancora più sensibile e performante.

Galassie lontanissime riprese dalla Deep Space Camera

In trenta anni di onorato servizio, il telescopio spaziale Hubble ha veramente rivoluzionato la nostra conoscenza dell’Universo: mai occhio umano si era spinto così lontano nello spazio e nel tempo.

Grazie alle bellissime foto abbiamo potuto osservare oggetti antichissimi che si sono formati nei primi milioni di anni dopo il Big Bang e ammirare fenomeni eccezionali e spettacolari che, fino ad allora, erano stati solo immaginati dagli astrofisici.

Hubble ci ha davvero aperto le porte alle meraviglie del cosmo…e ai suoi misteri.

Immagine infrarossa della nebulosa dell’Aquila, anche nota come “Pilastri della Creazione” perchè nelle zone scure stanno nascendo nuove stelle.
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