Il 3° Test di volo di Starship

Alle 14:25 di giovedì 14 marzo è stato effettuato il terzo test di volo di Starship dalla base di lancio di SpaceX a Boca Chica Beach, nel sud del Texas. Il lancio ha coinciso anche con il 22° anniversario della fondazione della compagnia di Elon Musk, avvenuta nel 2002.

Starship pronta per il lancio dalla rampa di Starbase

Alto più di 120 metri, questo enorme veicolo è composto da due elementi. La parte superiore, Starship, è il veicolo spaziale riutilizzabile in acciaio inossidabile mentre quella inferiore, il razzo Super Heavy, rappresenta il primo stadio. Complessivamente, Starship+Super Heavy è il veicolo più grande e potente mai costruito. Il suo scopo è trasportare gli astronauti sulla Luna e, in futuro, di rendere possibile la colonizzazione di Marte.
Il lancio di ieri, designato come Integrated Flight Test-3 (IFT-3), segue due precedenti tentativi che non hanno avuto il successo sperato. Il primo lancio risale all’aprile del 2023, quando la missione è fallita perché i due stadi del razzo non sono riusciti a separarsi e l’enorme veicolo è stato fatto esplodere dopo quattro minuti dal decollo. Il secondo volo, nel novembre 2023, ha avuto una sorte migliore, con la corretta separazione dei due elementi anche se, circa otto minuti dopo il lancio, Starship è esplosa per una perdita di ossigeno liquido.

Starship durante il volo suborbitale

Stavolta, il gigantesco veicolo di Space X ha raggiunto un primo importante successo, riuscendo a raggiungere la velocità orbitale anche se né Starship né il suo booster Super Heavy sono riusciti ad eseguire i rispettivi ammaraggi. I due stadi dell’astronave si sono separati come previsto, 2 minuti e 45 secondi dopo il decollo, e Starship ha proseguito la sua corsa verso lo spazio mentre Super Heavy ha iniziato il rientro nelle acque del Golfo del Messico. Tuttavia, sembra che i motori del Super Heavy non si siano riaccesi, portando alla perdita del razzo.
Lo stadio superiore ha continuato a volare dopo la separazione e ha attraversato la linea di “Kármán”, il limite di 100 chilometri considerato a livello internazionale come il confine dello spazio, per entrare nella fase di volo suborbitale. I motori si sono spenti esattamente dopo 8,5 minuti e la gigantesca “astronave”, più grande dello Space Shuttle, ha continuato il suo volo per circa mezz’ora, riuscendo a dimostrare con successo la capacità di trasferimento del propellente nello spazio e l’attivazione delle porte della sua stiva di carico. Tuttavia, è fallita la riaccensione pianificata dei sei motori Raptor e il veicolo è rientrata nell’atmosfera senza un controllo attivo, perdendo il contatto radio con la base prima di arrivare a inabissarsi nelle acque dell’Oceano Indiano.

Confronto fra Starship sulla Luna e il lander Eagle dell’Apollo XI

Considerati i diversi aspetti, questo test ha dimostrato che il programma di SpaceX sta progredendo, anche se più lentamente di quanto previsto. Starship è infatti un elemento critico per la missione Artemis 3 che dovrebbe riportare i primi esseri umani sulla Luna dopo oltre 50 anni dalla fine dell’era dell’Apollo. La missione della NASA è attualmente prevista per il 2026 e Starship ha meno di due anni per diventare un veicolo operativo e permettere l’atterraggio degli astronauti sulla superficie lunare.

 

Articolo pubblicato nella sezione Post di HUFFPOST (15 marzo 2024)

 

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