Un “occhio” per cercare ET

Agli inizi di quest’anno, appena prima dello scoppio della pandemia, gli scienziati cinesi hanno cominciato ad operare il radiotelescopio FAST (Five-hundred-meter Aperture Spherical radio Telescope). La sua realizzazione è iniziata nel 2011 e, dopo qualche anno di test, è entrato definitivamente in servizio nel gennaio del 2020.

L’enorme parabola del nuovo radiotelescopio FAST (Five hundred meter Aperture Spherical radio Telescope)

Costruito in un bacino naturale nella regione di Guizhou, Cina sud-occidentale, il radiotelescopio è costituito da una parabola fissa di 500 m di diametro, la più grande al mondo, tanto da meritare il soprannome di Tianyan (“Occhio del Cielo”).
Oltre ad essere più grande del più noto radiotelescopio americano di Arecibo, FAST ha una tecnologia modernissima, che utilizza una superficie attiva fatta di pannelli che possono essere controllati da un computer per la messa a fuoco di aree diverse del cielo.
Sarà utilizzato in diversi campi di ricerca, come lo studio delle pulsar (forti emissioni radio da stelle di neutroni) o l’analisi di potenti impulsi radio – noti come Fast Radio Bursts (FRB) – causati da processi astrofisici di altissima energia non ancora definiti.

 

 

Immagine della Nebulosa del Granchio prodotta dall’esplosione di una supernova. Al suo centro si trovano i resti della stella esplosa ora diventata una pulsar (una stella di neutroni rotante altamente magnetizzata che emette forti emissioni radio dai suoi poli magnetici)

La novità sta nel fatto che, accanto a queste ricerche più tradizionali, il nuovo radiotelescopio cinese verrà utilizzato anche per scandagliare il cielo alla ricerca di segnali radio prodotti da “civiltà extraterrestri”, una ricerca nota come SETI (Search for Extra-Terrestrial Intelligence).

Mentre l’America si è allontanata dalla ricerca di “segnali alieni”, prima con l’abbandono da parte delle NASA del progetto SETI e il passaggio ai privati, poi con la sua definitiva chiusura; la Cina vuole utilizzare la più grande parabola del mondo proprio per iniziare la propria ricerca di “ET”.

Per aver maggiori probabilità di successo, il SETI cinese non potrà fare a meno della collaborazione internazionale e dei radiotelescopi collocati in altre zone del pianeta. D’altra parte, qualcuno ha ipotizzato che FAST potrebbe esser usato anche per trasmettere segnali radio ad un’eventuale civiltà extraterrestre e questa potrebbe essere una decisione unilaterale.

Curiosamente, proprio uno scrittore cinese, Liu Cixin, è diventato famoso a livello mondiale con un romanzo di fantascienza che racconta di un segnale emesso dalla Cina durante il periodo maoista e degli eventi che ne scaturiscono. Non aggiungo altro per non fare “spoiling”, ma posso dire che il Problema dei Tre Corpi e gli altri due romanzi della trilogia sono davvero illuminanti…

Il confine fra scienza e fantascienza sembra farsi sempre più indeterminato!

Condividi questo articolo