La missione di Samantha

Tutto pronto per la missione di Samantha Cristoforetti che la porterà, per la seconda volta, sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS).
Benché sia ormai una veterana dello spazio, questo lancio sarà ben diverso dal primo. Otto anni fa era partita da Baikonur con una capsula russa, stavolta verrà lanciata dalla Florida e viaggerà a bordo di un veicolo americano, anche se realizzato e gestito da una compagnia privata: la SpaceX di Elon Musk.

Insieme a Samantha Cristoforetti, astronauta dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA), sulla navicella Crew Dragon ci saranno anche tre colleghi della NASA: Kjell Lindgren, Bob Hines e Jessica Watkins.

L’equipaggio della missione Crew-4 pronto al lancio

La missione Crew-4, la quarta missione di rotazione degli equipaggi della ISS gestita congiuntamente da NASA e SpaceX, utilizzerà una nuovissima navicella Crew Dragon ed è tradizione che l’equipaggio chiamato a pilotare il volo inaugurale dia anche il nome al nuovo veicolo spaziale. Gli astronauti hanno scelto “Freedom”, per ricordare come la “Libertà” sia un diritto umano fondamentale, una scelta particolarmente significativa in questo tragico momento storico determinato dall’invasione dell’Ucraina da parte della Russia di Putin.

Il lancio è previsto alle ore 10:15 di martedì 26 aprile dal Launch Complex 39A del Kennedy Space Center, lo stesso delle missioni dello Space Shuttle della NASA.

Falcon 9 e la capsula Crew Dragon sulla rampa 39A del Kennedy Space Center (KSC)

Dopo il liftoff, la Crew Dragon accelererà progressivamente fino a raggiungere la velocità orbitale di oltre 28 mila km/h e si metterà su una rotta di intercettazione della Stazione Spaziale Internazionale. Effettuerà alcune manovre per aumentare gradualmente l’altezza dell’orbita, fino al momento dell’aggancio con la ISS, che avverrà all’estremità anteriore del modulo Harmony. La Crew Dragon è progettato per attraccare autonomamente ma, se necessario, gli astronauti possono prenderne il controllo e pilotarla manualmente.
Con l’arrivo di Samantha a bordo della ISS, avrà inizio ufficialmente la missione denominata Minerva.

Samantha Cristoforetti con il logo della missione Minerva dell’ESA

Tradizionalmente, ogni astronauta europeo sceglie il nome da dare alle attività di ricerca che svolgerà per conto dell’ESA. L’astronauta italiana si occuperà di decine di esperimenti europei; ad esempio indosserà le magliette Smart-Tex, dotate di sensori per monitorare l’attività cardiovascolare e trasmettere i dati in modalità wireless. Questo tipo di tecnologia, utilizzata in orbita per monitorare la salute degli astronauti, potrebbe portare ad apparecchiature “indossabili” sulla Terra, per il monitoraggio remoto dei pazienti cardiopatici.
Gli astronauti della missione Crew-4 dovrebbero condurre anche un paio di passeggiate spaziali per istallare il braccio robotico europeo (ERA) e preparare la stazione per l’arrivo dei nuovi pannelli solari.
Il ruolo più importante della Cristoforetti, però, sarà quello di leader del segmento orbitale statunitense, europeo e giapponese. In questa veste potrà svolgere un lavoro prezioso per garantire uno spirito di leale collaborazione fra cosmonauti russi e astronauti americani, un sentimento che ha finora contraddistinto le attività a bordo della casa comune nello spazio e che ora sembra incrinarsi a causa della guerra in Ucraina.
Secondo il Trattato sullo Spazio, gli astronauti sono “ambasciatori” dell’umanità e sono certo che Samantha saprà farlo nel migliore dei modi.

 

Articolo pubblicato nella sezione Post di HUFFPOST (21 aprile 2022)
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