Verso la Luna e oltre nel 2024

Il 2024 inizia con il lancio, da Cape Canaveral, della missione Peregrine Mission One, che mira a realizzare il primo atterraggio di un veicolo spaziale privato sulla Luna. Lo spazio sta diventando sempre più importante non solo per la scienza, ma anche per l’economia e, nel corso dell’anno, vedremo altre ambiziose imprese spaziali sulla Luna e su altri mondi del Sistema Solare.

Immagine artistica della missione Peregrine

Destinazione Luna
Nella prima metà dell’anno, ci saranno quattro missioni automatiche dirette verso il nostro satellite, gestite da compagnie private americane e dalle agenzie nazionali del Giappone e della Cina. Nei prossimi giorni, Astrobotic lancerà il suo lander Peregrine utilizzando il nuovo razzo Vulcan. Alla fine di febbraio, il veicolo atterrerà nell’emisfero nord della Luna, dove studierà un’antica zona vulcanica grazie agli esperimenti realizzati dalla NASA e da varie aziende private. La seconda missione statunitense, IM-1 della società Intuitive Machines, verrà lanciata a metà febbraio e dovrebbe portare il lander Nova-C vicino al Polo Sud della Luna.
La sonda giapponese Smart Lander for Investigating Moon (SLIM) è entrata in orbita attorno alla Luna il giorno di Natale e dovrebbe atterrare il prossimo 20 gennaio. Come suggerisce il nome, la Japan Aerospace Exploration Agency (JAXA) prevede di far atterrare il suo lander robotico per perfezionare le tecniche di allunaggio di precisione. In caso di successo, il Giappone diventerebbe la quinta nazione a far atterrare un veicolo spaziale sulla Luna (dopo Unione Sovietica, Stati Uniti, Cina e India).
A maggio, è previsto il lancio di Chang’e 6 che dovrebbe raccogliere campioni di roccia nel lato nascosto della Luna. L’agenzia spaziale cinese non ha rivelato il sito preciso, ma probabilmente si tratta del bacino di Aitken – un antico cratere da impatto nel Polo Sud lunare – che potrebbe aver mantenuto importanti tracce dell’evoluzione iniziale della Luna e della Terra.

Immagine artistica della sonda cinese Chang’e 6

Verso Marte e oltre
Oltre al nostro satellite, il Giappone prevede di lanciare una missione verso uno dei satelliti di Marte e di riportare sulla Terra dei campioni. A settembre verrà lanciata la missione Martian Moon eXploration (o MMX), per studiare Phobos, la più grande delle due lune. Phobos e Deimos potrebbero essere asteroidi catturati da Marte o frammenti del pianeta che si sono aggregati dopo che un asteroide ha colpito la superficie marziana. La sonda giapponese arriverà intorno a Marte nel 2025, per poi spostarsi in un’orbita attorno a Phobos e far atterrare il modulo per raccogliere i campioni. Secondo i piani, MMX dovrebbe riportare il materiale raccolto sulla Terra nel 2029.

Immagine artistica della missione giapponese MMX intorno a Phobos

Miliardi di anni fa, Marte aveva acqua in superficie e temperature miti, un pianeta più simile alla Terra e presumibilmente capace di ospitare la vita. La scomparsa dell’atmosfera lo ha trasformato nel mondo freddo e arido che conosciamo. Per comprendere meglio come Marte abbia perso la sua atmosfera, la NASA invierà due sonde attorno al Pianeta Rosso nel mese di ottobre. La missione, denominata Escape and Plasma Acceleration and Dynamics Explorers (EscaPADE), intende studiare l’interazione dell’atmosfera marziana con il vento solare.

Un altro mondo che potrebbe ospitare la vita è Europa, una delle lune di Giove. Si ritiene che abbia un oceano liquido sotto il suo guscio ghiacciato, una quantità d’acqua salata superiore a quella di tutti gli oceani terrestri. La NASA prevede di lanciare Europa Clipper a ottobre, e sarà la prima missione diretta ad esplorare struttura e la composizione chimica di un oceano extraterrestre.

Immagine artistica della missione NASA intorno a Europa

La ricerca di vita aliena sarà anche lo scopo della missione Venus Life Finder, diretta verso il pianeta Venere. La società Rocket Lab vuole inviare una sonda per cercare tracce di molecole organiche tra le nubi del pianeta. Il veicolo spaziale verrà lanciato alla fine di quest’anno e raggiungerà Venere un anno e mezzo dopo per rilasciare una piccola sonda nella sua densa atmosfera. Benché destinato a sopravvivere solo pochi minuti, l’esperimento dovrebbe avere il tempo di rilevare eventuali tracce di vita venusiana.

Rappresentazione artistica della missione privata verso Venere

Senza nulla togliere alle missioni robotiche, l’evento più importante dell’anno sarà, senza dubbio, il volo di Artemis II. Alla fine di novembre, quattro astronauti – tre della NASA e uno dell’Agenzia Spaziale Canadese – effettueranno un volo intorno alla Luna, ripercorrendo l’esperienza dell’Apollo VIII. Durante il viaggio di dieci giorni verificheranno la funzionalità della navicella spaziale Orion, un elemento cruciale per il successo delle future missioni del programma Artemis che, dopo oltre mezzo secolo, riporteranno l’umanità sulla Luna.

 

Articolo pubblicato nella sezione Post di HUFFPOST (7 gennaio 2024)
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