A luglio partirà la corsa verso Marte

Circa ogni due anni, Terra e Marte si trovano più vicini e questo è il momento giusto per lanciare un veicolo spaziale diretto verso il nostro vicino interplanetario.
La NASA è stata l’agenzia più attiva nell’esplorazione del pianeta rosso e ha inviato sonde con cadenza biennale. Quest’anno, però, diverse agenzie spaziali stanno lavorando a veicoli che verranno lanciati nelle prossime settimane: possiamo ben dire che il conteggio alla rovescia per Marte è già cominciato.

 

EMIRATI ARABI

La sonda Al-Amal (Speranza in arabo) verrà lanciata il prossimo 15 luglio, dal centro spaziale giapponese Tanegashima. La sonda rimarrà in orbita intorno a Marte e fornirà un’immagine completa delle dinamiche meteorologiche nell’atmosfera marziana.
Dopo il volo del primo astronauta Hazzaa al-Mansoori, che ha raggiunto la Stazione Spaziale Internazionale lo scorso anno, gli Emirati Arabi Uniti stanno per compiere un altro importante passo in campo spaziale e hanno preannunciato di voler realizzare una “città” su Marte nei primi decenni del prossimo secolo.

La sonda Al-Amal durante i test al centro spaziale Mohammed Bin Rashid (Dubai – Emirati Arabi)

 

CINA

La Cina è in dirittura di arrivo per il lancio della sua prima missione interplanetaria. La sonda diretta verso Marte sarà a bordo di un razzo Long March 5 che dovrebbe partire, tra il 20 e il 25 luglio, dalla base di lancio dell’isola di Hainan, sulla costa meridionale della Cina.
La missione prende il nome da un antico poema cinese, il Tianwen-1 (Domande al Cielo), e sarà composta dal veicolo principale, che rimarrà in orbita intorno a Marte, e da un modulo che scenderà sulla superficie (lander) con a bordo un robot mobile (rover), in grado di raccogliere campioni della superficie del pianeta. Il veicolo cinese dovrebbe raggiungere Marte nel febbraio 2021.

Rappresentazione artistica del lander della missione cinese Tianwen-1

 

STATI UNITI

La missione Mars 2020 della NASA prevede di far atterrare il rover Perseverance (Perseveranza) sulla superficie di Marte. Sarà una versione migliorata di Curiosity, il robot mobile che sta esplorando la superficie marziana da quasi otto anni. Tra gli altri strumenti, porterà un piccolo elicottero, ribattezzato Ingenuity, che dovrebbe riuscire a volare nell’atmosfera rarefatta di Marte e fornire immagini aeree dell’area da esplorare.
Secondo le previsioni, Perseverance è destinato ad atterrare all’interno del cratere Jezero, per cercare segni di vita marziana passata o presente. Il cratere, con un diametro di circa 45 km, è stato scelto perché era coperto da un lago, circa un miliardo di anni fa.

Il rover Perseverance durante i test al JPL (Pasadena – CA)

 

EUROPA

Anche l’Agenzia Spaziale Europea (ESA) aveva in programma la missione ExoMars che avrebbe dovuto far atterrare il veicolo russo Kazachok, con un rover europeo progettato per analizzare la superficie di Marte alla ricerca di tracce di vita anche nel sottosuolo marziano. Il rover Rosalind Franklin era infatti equipaggiato con una trivella capace di raggiungere 2 metri di profondità. Purtroppo, i ritardi nei test del paracadute, che avrebbe dovuto rallentare la discesa del lander, hanno costretto a posticipare la missione al 2022, quando si aprirà la prossima finestra per il pianeta rosso.

I tre elementi della missione ESA ExoMars rinviata al 2022

Insomma, il 2020 sarà davvero l’anno della corsa verso Marte.
Mi auguro che tutti i veicoli spaziali possano arrivare “sani e salvi”, per condurre le ricerche a cui sono destinati: così a “vincere” sarà soprattutto la scienza!

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