SpaceX porterà “turisti” nello spazio con la Crew Dragon

La compagnia di Elon Musk ha appena firmato un accordo con la Space Adventures per effettuare voli turistici nello spazio.

Già dal prossimo anno, potremo vedere i primi “turisti spaziali” a bordo della capsula Crew Dragon.

La Crew Dragon è una capsula riutilizzabile progettata per trasportare fino a quattro persone in orbita intorno alla Terra. Viene lanciata con un razzo Falcon 9, dalla rampa di lancio 39A del Kennedy Space Center (la stessa da cui partirono le missioni lunari) e, proprio come le capsule Apollo, rientra sulla terra con uno “splashdown” nell’Oceano Atlantico.

Lancio del razzo Falcon9 e della Crew Dragon dalla rampa 39A del KSC
Crew Dragon splashdown nell’Oceano Atlantico

A differenza dei voli con gli astronauti della NASA, il veicolo della SpaceX non si aggancerà alla Stazione Spaziale Internazionale (ISS) ma rimarrà in orbita autonomamente per alcuni giorni. In questo modo i passeggeri potranno viaggiare a un’altezza quasi doppia di quella della ISS (che si trova a circa 400 km) e vedere la Terra da una prospettiva davvero speciale.
Anche se i passeggeri della Crew Dragon non saranno i primi a raggiungere l’orbita terrestre vivranno comunque un’opportunità unica nella vita, che supererà anche l’esperienza fatta dai primi turisti, i cosiddetti “partecipanti al volo spaziale”, che furono ospiti a bordo della ISS e viaggiarono con le capsule russe Soyuz.

Dennis Tito a bordo della Soyuz

Ad oggi, infatti, la Space Adventures ha organizzato otto viaggi sulla Stazione Spaziale Internazionale per sette facoltosi clienti: Dennis Tito nel 2001; l’imprenditore sudafricano Mark Shuttleworth nel 2002; gli imprenditori americani Greg Olsen nel 2005 e Anousheh Ansari nel 2006; il cofondatore di Microsoft Charles Simonyi (due volte) nel 2007 e nel 2009; lo sviluppatore di giochi per computer Richard Garriott nel 2008 e il fondatore del Cirque du Soleil Guy Laliberte nel 2009.

Quei primi voli spaziali privati costarono decine di milioni di dollari e, anche se non sono ancora stati annunciati i prezzi esatti, è molto probabile che anche i prossimi turisti dovranno pagare cifre a sei zeri.

Per quanto riguarda i tempi, il primo “volo turistico” della Crew Dragon non avverrà prima delle missioni già previste per gli astronauti della NASA che dovrebbero cominciare a metà di quest’anno. È ragionevole, quindi, prevedere che potranno iniziare non prima della fine del 2021.

Gli astronauti della NASA Bob Behnken (sinistra) e Doug Hurley si preparano al volo inaugurale delle Crew Dragon


È davvero un cambio di prospettiva epocale. Il volo spaziale non sarà più limitato agli astronauti di professione; chiunque sogni di volare in orbita potrà farlo anche se i costi, almeno all’inizio, saranno tutt’altro che abbordabili.

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