Il pianeta di Spock esiste davvero
Il pianeta ruota intorno alla stella HD 26965, nella costellazione australe di Eridano
Un team internazionale di scienziati ha recentemente scoperto un pianeta di tipo terrestre, che orbita attorno a una stella che si trova a soli 16 anni luce dal nostro Sistema Solare. Si tratta di un corpo celeste che, pur presentando caratteristiche simili al nostro pianeta, ha dimensioni e massa superiori a quelle terrestri e per questo è stato catalogato come “super-Terra”.
Come con la maggior parte dei pianeti extrasolari, è stata scoperto usando il metodo delle velocità radiali, che utilizza l’effetto Doppler per misurare eventuali “oscillazioni” nella posizione di una stella rispetto alla Terra.
Questi movimenti impercettibili possono rivelare la presenza di un pianeta che, con la sua influenza gravitazionale, perturba la stella attorno a cui orbita. Non è la prima “super-Terra” ad essere individuata ma è certamente quella più vicina al nostro pianeta, al punto che la sua stella può essere vista ad occhio nudo, in una notte limpida, nella costellazione meridionale di Eridano.
Quello che lo rende davvero particolare, però, è che la stella HD 26965 – più nota come 40 Eridani A – è ben conosciuta dagli amanti di fantascienza e, in particolare, dai fan di Star Trek.
E’ stata infatti citata in una lettera scritta da Gene Roddenberry e pubblicata dalla rivista Sky and Telescope, nel luglio del 1991. Nella lettera si affermava che 40 Eridani era il sistema stellare triplo dove si trovava il pianeta natale di Spock. Secondo Il creatore di Star Trek, il pianeta Vulcano orbitava attorno alla stella primaria, mentre le altre due stelle del sistema «brillavano luminose nel cielo vulcaniano».
Sappiamo che 40 Eridani A è una stella di color arancio, più fredda e più piccola del nostro Sole, ma ha all’incirca la stessa età e possiede un ciclo magnetico quasi identico al ciclo delle macchie solari. Il pianeta appena scoperto è grande circa il doppio della Terra e orbita attorno alla sua stella con un periodo di 42 giorni.
Secondo le prime analisi, potrebbe trovarsi proprio all’interno della zona abitabile e, quindi, avere condizioni adatte alla vita e magari ospitare una civiltà tecnologicamente avanzata, come quella dell’ufficiale scientifico dell’Enterprise.
Ovviamente non abbiamo modo di saperlo!
Siamo ancora lontani dalla colonizzazione del Sistema Solare e, se mai sarà possibile, lontanissimi dal raggiungere le stelle. Tuttavia, con gli strumenti sempre più sofisticati, che sono in fase di realizzazione sulla Terra e nello spazio, nei prossimi anni potremmo raccogliere maggiori informazioni sui mondi che orbitano intorno alle stelle più vicine.
Riusciremo, forse, a saperne di più sul pianeta di Spock e, magari, a scoprire altri mondi che hanno qualche somiglianza con quelli immaginati dagli scrittori di fantascienza. Forse Pandora, Solaris e Arrakis (Dune) esistono realmente e magari sono davvero abitabili!